Io, tu e lei
Era tutto troppo bello per esser vero,
solo gioia e armonia, problemi zero,
mi sentivo al centro della tua attenzione
ma ora è cambiata la situazione
da quando ho scoperto di te e di lei
sembra non abbia difetti, mentre sono troppi i miei
e questo tu lo sai,
ché se avessi lei, non mi sceglieresti mai;
stai con me ma forse l’hai sempre voluta,
più di me forse ti è sempre piaciuta,
forse sono solo una ruota di scorta,
per non esser solo t’accontenti d’una stronza.
Come l’hai conosciuta m’hai raccontato:
la prima volta che l’hai vista ci hai provato
perché ti sembrava così bella, così carina
come se non avessi mai visto una ragazzina,
ma lei ti ha rifiutato
perché aveva già un fidanzato.
Ma chissà che sarebbe successo
se lui con lei non si fosse mai messo,
chissà se vi sareste amati per tutta la vita
o se non sarebbe mai scattata la scintilla,
chissà se anche ora l’hai desiderata
o se solo un’amica l’hai considerata.
Quel racconto m’ha traumatizzata,
di sospettar di lei mai capace son stata
prima di quell’amara rivelazione
ch’ora grava su di me come una maledizione.
Lei mi pareva una ragazza come le altre,
solo una delle tue tante amiche fidate,
ma ero ignara che ci fosse qualcosa di più,
qualcosa che sapevi solo tu
e anche se più volte ne abbiamo parlato
il malessere non mi è mai passato:
ogni volta che vedo come vi approcciate
vorrei affogar nelle mie lacrime versate.
La considero costantemente una rivale,
ogni volta mi sembra di doverti conquistare
e mi sento tenuta ad essere affascinante,
ad avere un aspetto impeccabile ed elegante;
nessun dettaglio dev’esser fuori posto,
voglio esser meglio di lei ad ogni costo
e anche se tu dici che non ne ho bisogno,
io comunque di me stessa mi vergogno:
non mi sento mai all’altezza
e temo vinca lei in fatto di bellezza
e anche se ti do infinito amore,
che tu apprezzi più la sua bontà ho timore.
Sono stanca d’essere in competizione
e trovarmi sempre a far con lei un paragone,
sembra così perfetta,
una santa, una beata, una benedetta;
fisicamente è la metà di me,
oggi quelle come lei sembrano dee,
magre, belle, pure
e io sarei da colpire con una scure,
perché non sono dolce, sono amara
e a differenza sua mai stata apprezzata,
in confronto a lei sparisco
e questo peso ogni giorno subisco.
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In particolare, a farmi soffrire erano le attenzioni particolari riservate da lui ad una ragazza specifica, una delle tante delle quali era stato innamorato ma con cui ha sviluppato un rapporto quasi romantico, benché lui stesse con me e lei avesse già un fidanzato da diversi anni. Questa poesia è dunque uno sfogo riguardante quella situazione scomoda e ad essa ho affidato tutte le mie paure e insicurezze. E voi avete mai vissuto una relazione del genere?