Speranza mia, non lasciarmi

Speranza mia, non lasciarmi

Speranza mia, non lasciarmi

tra le fauci della disillusione a dimenarmi

per non esser maciullata

come quella rima nel cestino gettata

e spenta come il corpo d’un luminare

interrato in mezzo ad una massa criminale.


Speranza mia, resisti per me,

ché per sorridere alla vita ho bisogno di te,

per non sentirmi naufragare nel grigiore

della malinconia e di fallire il terrore,

per non essere una foglia in balìa del vento

e non essere schiacciata dal tormento.


Speranza mia, prendimi per mano

mentre questi versi compongo invano,

inseguendo una fortuna fuggitiva

come la stagione estiva,

ché in un batter d’occhio ritorna il cupo gelo

e per proteggermi ho bisogno del tuo velo.

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