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Visualizzazione dei post da novembre, 2023

Secondo posto

Secondo posto È ciò che mi è stato riservato il mese scorso quando ho preso parte a un concorso, d’esser lì ero entusiasta e a far del mio meglio in tutto m’ero preparata, però da nessuno son stata favorita e d’argento la medaglia mi è stata attribuita: ma io so benissimo di valere quanto l’oro e d’essermi meritata della giuria ogni voto. Al mio arrivo mi hanno fatto una foto e mi han chiesto qual è il mio motto, “il secondo è il primo degli ultimi” per me ma appunto prima tra le ultime son arrivata, ahimè, sembrava uno scherzo del destino ché quel numero era anche sul mio cartellino e sulla spilla con cui ho sfilato: fino alle fine il numero due mi ha perseguitato. Ma nonostante tutto non mi sento sconfitta, ché di quanto valgo ogni persona ho convinta.

Io, come il brutto anatroccolo

Io, come il brutto anatroccolo Tutti voi adesso così mi vedete e che io dietro abbia la fila credete: effettivamente piaccio ad alcune persone, curo il mio aspetto con molta attenzione e scelgo bene che vestiti indossare, ogni parte di me cerco di valorizzare e questa mia diligenza viene premiata perché in giro vengo notata. Ma non pensiate che sia così da sempre, per molti anni sono stata quasi inesistente, la bella di turno è sempre stata un’altra ed io a esser solo un’ombra mi sono limitata. Ero l’amica che mai rimorchiava, quella che chiunque di prendersi si rifiutava, quella che nell’essere come le altre falliva e che per il suo essere meno bella soffriva, o meglio, questo è ciò che pareva, magari nessuna qualcosa più di me aveva, eppure non so per quale ragione  nessuno mi degnava della sua attenzione,  mai un tipo che mi facesse un complimento.  Sentirli fare alle altre era per me un tormento, anch’io avrei voluto essere apprezzata, ma poco più del nulla ero consid...

Vite spezzate

Vite spezzate Vite spezzate di donne che indossavano normalissime gonne, che sono state trattate come oggetti da depravati maledetti che hanno violato i loro corpi e segnato le loro menti con brutti ricordi, o che son state mortalmente ferite dalle persone a loro più vicine, coloro che dicevano di amarle e non hanno fatto altro che maltrattarle, conosciuti come bravi ragazzi ma che in realtà erano solo dei pazzi. Nuove stelle che illuminano il cielo e assistono alla terra su cui regna il gelo dei colpi brutali inferti ogni giorno a povere donne da chi hanno intorno. Povere martiri che la vita hanno perduta perché a sufficienza non viene combattuta  la piaga della violenza umana che non ci permette di fare una vita sana, ormai tornare indietro a voi non è permesso, ma quest’orrore deve finire presto, purtroppo il mondo è un posto malato e la serenità a noi donne ha negato. La violenza ha diverse forme e ognuna arreca una sofferenza enorme, c’è chi perde la vita, chi da un’arma vien ...

Fredda, triste e sola

Fredda, triste e sola Mi sono sempre mostrata forte senza paura neanche della morte, senza timore della solitudine, a cui piano piano ho fatto l'abitudine, di non aver bisogno di nessuno ho creduto, all'impulso di rincorrere gli altri non ho ceduto. Ogni volta che vorrei un abbraccio, questa necessità la scaccio, sono cresciuta nella freddezza e rare volte ho incontrato la tenerezza, ma mi va bene così, sono sopravvissuta, sono ancora qui. Poca fiducia ho dato alle amicizie, specialmente osservando alcune tizie che in faccia si chiama "amore" e poi si riempiono di merda a vicenda per ore, che si taggano nelle storie e poi sono amicizie provvisorie e quando trovano qualcuno più conveniente, addio come se non fossero mai state niente. Anche a me è capitato di essere scartata o di essere come una ruota di scorta trattata e ora tendo sempre a fuggire cosicché nessuno mi possa ferire. Nella mia vita sono nati tanti rapporti che purtroppo col tempo sono morti perché non son...

Vuoto

Vuoto Quando vorresti scrivere qualcosa di creativo ma il tuo cervello è come inattivo, quando c’è l’intenzione ma manca l’ispirazione, senti che manca una parte di te ma non riesci a capire il perché. Allora ti metti a cercare possibili idee su cui poetare, ma nulla ti convince e tutto d’un colore spento si tinge. Questo è il vuoto, quando non riesci a fare con le rime un gioco, quando ogni tentativo finisce dritto nel cestino. Però pensaci, prima di gettare: è come una parte di te abbandonare, ogni tua rima è tua figlia e ogni poesia è una famiglia, anche se una non ti piace e di suscitar sorpresa non è capace è pur sempre una tua creazione ed è bene conservarla, che di brillar avrà la sua occasione.  

Tempo sprecato

Tempo sprecato Treni presi, chilometri percorsi per voi, che per me non siete mai accorsi, soldi spesi, regali acquistati per voi, che di festeggiarmi non vi siete preoccupati, messaggi inviati, confidenze fatte a voi, che probabilmente dietro mi sparlavate. Tempo sprecato per voi, che nulla di ciò avete meritato.

Maturità

Maturità Quella mattina gli occhi ho aperto, vi si leggeva un misto di paura e sgomento, temevo di fare scena muta anche se ogni parte sapevo tutta, volevo prendere il massimo voto sennò da un ponte mi sarei buttata di sotto. Non giudicatemi, sono solo ambiziosa e per questo a tanti sono odiosa, ma per fortuna c’è anche chi in me crede e qualcosa di buono in me vede. sono le persone con cui ho passato la giornata e che la mia ansia hanno sopportata. Con mio padre al Mc avevo fatto colazione, mentre mangiavo avevo il fiatone, colpa di quell’ansia maledetta che darmi tregua non voleva. Ero l’ultima di tutta la classe e volevo che il mio esame meglio di tutti andasse: dicono tutti che il meglio viene alla fine come dopo la cena in festa la torta con le candeline. Verso le undici sono arrivata e la coordinatrice mi ha chiamata e quando nell’aula sono entrata tutti i professori mi han tranquillizzata; tremavo, ma non per il freddo, ma per la paura, che mi stava uccidendo. Al banco mi son se...

Terra

Terra Così come fa la terra, che ogni giorno ospita pace e guerra, raccoglie il pianto del cielo, è accarezzata dal ventoso velo ed è scaldata o bruciata dal fuoco, anch'io con le mie emozioni gioco. Ma ora quelle buone ho fatto vincere perché tu mi fai gioire di vivere.

Zona rossa

  Zona rossa La situazione è assurda, ma allo stesso tempo mi turba, vorrei scherzarci su ma ciò che vedo e sento mi butta giù: per tre mesi sarò dentro quattro mura mentre in giro un virus strano mette paura. Zona rossa, ecco dove mi trovo, a capire come passar il tempo provo ché nessuno posso incontrare se non per ritrovarci sui balconi a cantare, è come fosse riiniziato Sanremo ma stavolta molto più tetro. Il sole non è ancora spuntato e già vedo la fila dal supermercato, tutti con i carrelli, ben distanziati, pronti all’assalto, a svuotar gli scaffali. Non c’è anima viva per strada, tutto tace, tranne una voce registrata: proviene dagli altoparlanti, ripete che in casa dobbiamo stare barricati. Eppure qualcuno esce lo stesso, ma non prima d’essersi firmato un permesso: c’è chi a far ginnastica si cimenta e chi altre scuse improbabili s’inventa. Che strani mesi dovremo affrontare con il mondo là fuori, ma senza libertà d’approfittarne.